8-10 °C
Ottenuto al 100% da uva Tocai friulano: il vino bianco del Collio forse più rappresentativo e conosciuto, ma che dal 2007 ha dovuto rinunciare al nome in favore dell’Ungheria, cambiandolo in Friulano. Citato per la prima volta nel patto dotale del 1632 di Aurora Formentini, nobildonna di San Floriano, che portava allo sposo “vitti di Toccai… 300”, tre secoli dopo (1933) Ernesto Massi scriverà «l’indirizzo attuale della vitivinicoltura goriziana tende a favorire i vitigni fini bianchi, quali il Tocai». Presente da sempre in azienda, essendo una delle varietà autoctone della zona.
I vigneti da cui nasce sono Zavognza, Ruttars e Dolgi Breg ad un’altitudine da 120 a 180 metri s.l.m. nei tipici terreni denominati “ponca”.
Coltivati a guyot.
Ottenuto da pressatura soffice di uve macerate per 24-48 ore a basse temperature. La fermentazione viene svolta in vasche in acciaio a temperature controllate. Segue, poi, la conservazione “sur lie” fino ad imbottigliamento.
Si presenta con un giallo paglierino di media intensità.
Note varietali molto piacevoli al naso, con sentori di fiori di acacia e mandorle dolci.
Il palato, di grande respiro, rivela frutti gialli maturi e una progressione solida e strutturata che conduce a un finale lungo e minerale. Un vino di grande profondità e dalle intense note minerali tipiche dei vini vecchi e dei vigneti di collina.
Va servito freddo, attorno a 8 – 10° C, poiché è così che si può cogliere tutta la sua fragranza.
Vino da aperitivo, da antipasti, prosciutto crudo di San Daniele e affettati vari, da minestre e da primi piatti asciutti. Si sposa perfettamente anche con il formaggio Montasio e si abbina con efficacia a piatti a base di pesce al forno.