Il Collio, prima zona del Friuli Venezia Giulia ad ottenere la Denominazione di Origine Controllata, è incastonato tra il fiume Isonzo, il fiume Judrio e la corona delle Alpi Giulie. La qualità dei vini prodotti è conseguenza di un microclima perfetto per lo sviluppo di una viticoltura: un clima mite e temperato, grazie alla presenza di pendii che si sviluppano quasi ininterrottamente, presentando ampie superfici esposte a mezzogiorno. Inoltre, la prossimità delle Prealpi Giulie costituisce un riparo dai venti freddi, mentre la vicinanza della costa adriatica favorisce le escursioni termiche estive.
Apprezzato un tempo non solo per i vini, ma anche per la frutta e per l’olio d’oliva, teatro di scontri durante la Grande Guerra e trapassato da un confine dopo il Secondo conflitto mondiale, il Collio non si è mai arreso. Anzi, nel 1964 è stato uno dei primi Consorzi di tutela vini a nascere in Italia, ed il primo in Friuli Venezia Giulia. Il suo nome è ovunque sinonimo di vini bianchi di alta qualità.
In questo territorio vengono coltivati i vigneti dell’azienda Gradis’ciutta, dislocati in diversi appezzamenti e a differenti altitudini: questo permette di trovare terreni idonei a tutte le varietà bianche, siano esse quelle indigene presenti da sempre, Ribolla e Friulano, oppure le internazionali, come anche alle varietà a bacca rossa e a quelle che prediligono la pianura L’area del Preval.
Il nome locale dato al terreno del Collio è “Opoca” o “Ponca” ed è costituito da marne silicee e marne argillose, talvolta addirittura sterili, nelle quali però i vitigni autoctoni si sviluppano benissimo, dando il meglio di sé. Ma anche altri vitigni di origine francese (Sauvignon, i Pinot ecc.) si sono dimostrati adattissimi a tali terreni, fin dagli esperimenti effettuati a fine ‘800.
La Ponca è il vero segreto dei vini del Collio, perfetta per l’alta piovosità del territorio grazie alle grandi capacità di drenaggio, conserva al proprio interno delle ridotte quantità di acqua, estremamente arricchite dalla mineralità del suolo, le quali si rivelano fondamentali nei momenti di siccità o di temperature particolarmente elevate. Non è un caso quindi che il disciplinare della DOC prevede che per certificare i vini, questi debbano provenire esclusivamente dalle colline (al di sopra dei 50 metri s.l.m.), dato che solo qui si può trovare questo terreno unico e speciale.
Robert Princic è legato a doppio filo con il Collio: oltre a essere la terra in cui è nato e dove ha fondato la sua azienda, per sei anni ha rivestito anche la carica di Presidente del Consorzio di tutela vini Collio.